mercoledì 12 dicembre 2007

Requiem

Il drogato si trova di fronte la sua via lattea dall'effetto eccittante e sniffa la polvere di stelle...nuvole di fumo assumono forme indefinite, vortici verso il paradiso con Dio che scuote la testa e angeli che si tappano il naso..Maria. Andremo forse tutti all'inferno? A lui non importa fino a quando ha un paradiso sulla terra e un apocalisse nel cervello...ogni singolo neurone sentenziato, un giudizio finale davanti al tribunali dei salutisti. In una notte silenziosa come questa, solo una melodia, un musicista accompagnato dal sussurio delle nostre preghiere per il drogato notturno ..le mie lacrime come metronomo. Il drogato si fa trascinare dall'esaltazione collettiva, e' un bimbo che non si vuole staccare dal cordone ombellicale della droga madre. Nella sua mente scarabocchiata non vi e' pensiero legato alla mano dell'imprevidibilita' che si potrebbe abbattare violentemente e inaspettatamente sulla sua debole e fragile vita..lui e' vivo e lo sara' per sempre. Quella droga che agisce come soporifero mentale, quella droga che cancella il passato e il futuro e che annebbia il presente, quella droga che adesso e' sua amica. Amicizia che dura da tempo e che coltiva con amore e dedizione giorno e notte. Ormai non sa piu com'e' iniziata ma e' certo che finira' in modo doloroso. Il drogato sente la musica che volteggia nelle sue vene scopando con le sostanze psico-attive che ha appena introdotto nel suo organismo..apice della sua illusione di essere in armonia con il mondo e con se stesso. Questo e' il messaggio che ho letto negli occhi dell'uomo della mia vita. Ho guardato nei suoi occhi per indagare nella sua follia fatto di droghe stimolanti, DMA, la pillola dell'amore:amore tossico. Pronta a subire un overdosi della sua esistenza, volentierosa di entrare nel suo labirinto psichico per scovare una via di uscita prima che un Minotauro lo uccida. Ci siamo fissati e quello che hanno detto i nostri occhi non lo hanno detto ne' le parole ne' i corpi. La nostra e' stata una corsa contro il tempo e dopo fuoco e fiamme tutto e' finito come l 'effetto di una droga. Ma io ti ringrazio anche se di te so solo il nome e che sei un drogato. Ti ringrazio perche' guardandomi mi hai trasmesso qualcosa e io guardandoti ho pianto dentro perche' io un naso sporco di polvere bianca non me lo scordo, e la lacrima che ha trabboccato dai tuoi occhi quando ti sei girato verso di me l ho interpretata come un misto di vergogna e di rassegnazione..anche se era solo una goccia di pioggia in una banale sera di dicembre senza stelle e senza luna. Sei rimasto impresso nella mia mente come un tatuaggio permanente diversamente da molti altri, anche se non mi ricordo piu com'e' fatta la tua faccia mi ricordo chi sei.. e mi ricordo che sul momento avrei preferito abbracciarti piuttosto che baciarti perche' un drogato come te ha bisogno di protezione e non di sesso. Una mente come la tua ,senza stelle e senza luna, illuminata solamente dalle luci psicadeliche della tua piu grande amica, la droga, mi sembra sprecata. Questo tributo e' dedicato a te.

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Senza Titolo

Tic tac, tic tac..ticchettio di un orologio a pendolo. Dong..si apre il sipario. Diventiamo burattini senza nessun talento teatrale controllati solamente da istinti primitivi. Messa in scena: donne passeggiano con costumi da suore di clausura e la messa nera puo' avere inizio. Scendono da un comune bus ancora ignare di quello che accadra'..un'epifania di sessualita'. C'e' un uomo davanti a loro e non riescono a frenare il terribile impulso di guardare, anche se per solo un millesimo di secondo la sagoma dell'uomo misterioso, il suo culo..peccato capitale, andiamo a confessarci. Adamo ed Eva sono appena stati concepiti ma l'aborto e' stato rapido. Le donne astute abbassano lo sguardo e successivamente fanno finta di guardare il cielo grigio con aria pensierosa..una furba montatura. Il copione suggerisce di nascondere tutto con l'apparenza ma sappiamo a cosa state pensando..state pensando al prossimo sguardo che incrocerete, a come nasconderete l'ombra di imbarazzo che vi passera' sugli occhi decisi. Un potenziale principe azzurro cammina verso di loro, ma loro non battono ciglio, trattengono il respiro e lo sorpassano a passo svelto. La loro astuzia ha divorato il desiderio. Le piu' coraggiose decidono di optare per il rischio..per il gioco pericoloso: si rigirano facendo finta di aver sbagliato strada, per un momento cercano freneticamente qualcosa nella borsetta..ma che vergogna..si e' rigirato anche lui! Scacco matto! Fanno finta di avere fretta e sbuffano, sbuffano. Quello si che era un indecoroso attacco alla loro dignita' di donna coraggiosa..brutto perverso che cazzo ti guardi! La donna coraggiosa ritorna a casa e racconta l'evento alle amiche piu strette inventando un paio di dettagli per rendere la sua piccola sventura mattutina un po' piu piccante del tipo " lo vedevo quel tizio era troppo strano..mi fissava gia da prima..c'e' non era brutto pero'..TI PARE!"..le convenzioni sociali divorano il desiderio. Cambio di scena: due ragazzine.. in questa scena avranno 11 anni. Attraversano il tipico periodo nel quale c'e' guerra dichiarata tra maschietti e femminuccie, perche' i maschietti sono tutti stupidi e pensano solo a giocare a calcio e a farci gli scherzetti..ma che birichini.Le bimbe sono sempre in coppia, d altro canto sono due migliori amiche per la pelle e per sempre..non sanno ancora quante cose cambieranno, quanti litigi dovranno attraversare, non tenendosi la manina ma amputandosela, non sanno ancora che arrivera' il momento dove la gelosia e l'invidia colonizzera' i loro pensieri..vipere. Le bimbe saltellano ignorando i bimbi, per ora il sesso opposto non fa ancora parte delle loro preoccupazioni. Con i primi segni di acne tutto cambiera': da bimbe si diventa ragazzine, i piccoli corpicini iniziano a traformarsi. Ci si muove in branco non piu in coppia, si diventa Spice Girls ma i ragazzini devono essere categoricamente squadrati perche sono ancora immaturi e hanno la voce che sta mutando. Noi ormai ci sentiamo donne.. abbiamo sotterato la nostra Barbie preferita perche' ormai non e' piu "figa" anzi "fiCa" come una volta, ci mettiamo lo smalto e ci rompiamo le caviglie con i primi tacchi a spillo rubati alle nostre mamme..donne di mondo. Compiuti i 16 anni preghiamo Dio per conoscere un uomo piu grande ,magari con la barba e le rughe, quanto fascino che ha il viscidume! Iniziamo a fare le preziose e a sculettare. Si organizzano pigiama parties e si parla di come e con chi lo si vuole fare per la prima volta, come tutto dovra' essere perfetto e dolce. Di come lui suonera alla tua porta in una notte piovosa e urlera' piangendo.."TI AMOOOO!" poi si inginocchiera' e continuera' a sguazzare tra le pozzanghere sbattendo i pugni a terra perche' lui ti vuole cosi tanto. Naturalmente non sara' mai cosi ma tu questo ancora non lo sai. Lo si scopre sempre attraverso l' amica esperta che ormai e' entrata nel business del sesso e che ti dice fumando una sigaretta a gambe accavalate : "io la prima volta manco me la ricordo, comunque il tizio non lo conoscevo". Tutti i tuoi sogni vanno in frantumi, come quando scopri che babbo natale non esiste, natale diventa un giorno come tutti gli altri, aspetti solo i regali..aspetti solo di farlo? E poi le ragazzine diventano ragazze..piccole donne crescono. Vogliono scovare il loro futuro con i Tarocchi, vogliono ridiventare bambine e vogliono far resuscitare la Barbie. Dalla storiellina di 1 settimana e 3 giorni cercano qualcosa in piu, perche vogliono qualcosa di 'serio'. Spesso non conoscono neanche loro stesse ma pretendono di conoscere il loro uomo. Iniziano le azioni di spionaggio, i piccoli complotti tra amiche per annientare quella troia che sta sempre con il proprio ragazzo, tutto questo perche' la linea tra amore e amicizia non riscono a percepirla. E cosi' le cellule dell'odio continuano a moltiplicarsi..le ragazze pensano di stare in un telefilm e iniziano a recitare. Improvvisano scenate epiche e cosi le storie serie finiscono in modo piu serio rispetto a come sono iniziate. Le ragazze prima o poi diventano donne e in loro inizia l'avanzata devastante dell'istinto materno. Passano davanti a negozi Pre-Natal e accenano un sorriso ma poi continuano a camminare ridacchiando e scuotendo la testa. Dopo aver mangiato un po' troppo guardano allo specchio la loro pancia gonfia e la accarezzano pensando che magari al posto della lasagna un giorno ci sara un bebe'. I discorsi tra partner iniziano con la tipica frase "facciamo un bimbo" e con il NO secco dell'uomo..non e' il momento, e' troppo presto.. Dopo 9 mesi nasce un bimbo. Qui avviene un'irriversabile traformazione all'interno della coppia, iniziano i primi battibecchi sullo splendido nome che il bambino deve avere..ALFREDO. Si entra in una serie di dinamiche cruciali che possono rovinare o rafforzare la relazione tra i due neo-genitori. Dopo aver sfornato bimbi assistiamo ad un ulteriore cambio di scena: attenzione i protagonisti sono i bimbi. Il direttore di scena dice che due sono gli spettacoli possibili: il primo e' quello di vivere in una modesta casa con il camino perennemente acceso, tutto e' perfetto, una pittoresca immagine familiare, i genitori litigano di tanto in tanto essendo umani anche loro, c'e' la tata a tempo pieno che sta con i piccoli fanciulli e il cane abbaia solo se i ladri stanno per entrare in casa..spettacolo riuscito..applauso. Il secondo spettacolo e' un fallimento..una nuova forma di arte decaduta. Inizialmente, durante le piccole tragedie matrimoniali, i bimbi dormono sempre. Una volta affinato l'udito sentono i litigi dei loro perfetti genitori nel buio delle loro stanzette, la luce filtra solo attraverso la fessura della porta. Quella porta da cui filtrano anche urla soffocate apposta per non svegliare quelle piccole creature.."shhhh!!! Vuoi svegliare anche i bimbi!". A colazione tutto ritorna perfetto e da bimbi innocenti si ha l'illusione che sia stato solo un brutto sogno. Si avvicina l'adolescenza e anche il divorzio dei genitori..attenzione pero', i genitori non divorziano dai figli. Divorzio che ormai sta diventando l'emblema della nostra societa' consumista nella quale i genitori fanno a gara cercando di comprare i figli nel periodo dei saldi..nel periodo in cui basta poco per farsi amico un figlio. I genitori intanto giocano a cowboy e indiani..il tribunale diventa il loro Wild West. Vivi e lascia vivere fino a quando la tua liberta' non rende schiavo chi ti sta accanto. Lo spettacolo e' finito..fischi. Si esce dal teatro e si inizia a commentare.

Dedicato a tutti quelli che non lo capiranno

Muovo le mie dita sulla tastiera. Un pianoforte, un flusso di note rilassanti e armoniose, mi allontano dai piaceri nervosi e metallici della citta’,leggerezze fatte di tv via cavo. Un ombra cinese..la sagoma sfuma fino a confondersi con il buio completo che cala insieme al silenzio.Lo sento il noto profumo del non detto ...distruggo come una tsunami tu e i tuoi patetici sfoghi bugiardi..lagnanze.Solo un organo a due membrane che pompa sensazioni confuse dentro e fuori. La tua mente e’ pericolosa, nascondi tutto dietro le tue mimiche discrete, le tue occhiate furtive, un orgia di bugie. Un hummus putrefatto dove affondi le tue radici. Pensi che basti un tocco di scalpello, una pennelata nell angolo sinistro della tela , un colpo di spugna alla lavagnetta magica per risistemare tutto? Piu mutano i posti, le abitudini, le circostanze delle tue avventure piu mi accorgo di come tu fra loro resti immutabile. Conosco tutte le tue future azioni, conosco tutte le parole che tornerai a pronunciare,sei un faraone immobile nel tuo sarcofago d’oro. Ti calpesti i piedi da solo, un bagliore di ghiaccio nello sguardo, l’istinto predatore di un falco ma la forza morale di un agnellino, sei pericoloso ma spacciato. Tu e la tua sottile insolenza, il tuo parlare quasi ipnotico ma con chi cazzo pensi di avere a che fare. Calmati, le tue idee rimbalzano come atomi impazziti, prendi tempo e guardarti attorno. Cosa vedi? Lo sai cosa ci vedo in questo panorama desolante ossia la tua esistenza..la paura, la tua fottutissima paura distruttiva. I tuoi atteggiamenti da Leonida nascondono il bisogno di aiuto che tu tanto disprezzi..certo tu sei un uomo, tu sei virile, tu sei rambo,no no quella non era una lacrima era una goccia di sudore..mi fai pena. Vivi nei tuoi cubicoli ideologici, nei tuoi ‘ho sentito dire’ che spacci per idee tue,paradossalmente non ti prendi le tue responsabilita pensi che siano il tuo frutto ben coltivato invece e’ solo spazzattura,qualcosa di chimico non naturale. Sguazzi nella tua centrale nucleare mentale pensando di essere immortale,tra poco sentirai il dolore. Ma io no.
ps.Prisca, nano malefico, grazie my dear! Ci vedremo su quella famosa montagna ad Edimburgo!

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pensieri sparsi

Si intrecciano i rami delle passioni formando vertiginose costruzioni trascendentali, tempi Maya dove sacrifichiamo le nostre emozioni agli dei dell'amore. Una freccia impersonale colpisce senza pieta' il cuore di noi umili mortali...Cupido compiaciuto e soddisfatto sgignazza da dietro un salice piangente..risate e pianti, taboo e confessioni, anima e corpo, e' lui l'artefice di tutto cio', e' lui l'artista. Grazie al sensuale movimento del suo pennello assistiamo alla raffigurazione dell'alba delle nostre emozioni e alla loro graduale e camaleontica trasformazione, qualcosa di astratto diventa tangibile..una forza che ti segue come gli occhi vivi e ambigui della Gioconda. Si erge una piramide con basi allo stesso tempo solide e vaporose. In cima, come in un nido di aquila, costudiamo gelosamente un fiore di lotus bianco innocente con sfumature rosso rubino dove racchiudiamo il fulcro del nostro essere sorvegliato attentamente dagli occhi di sentinelle devote che sacrificano la loro esistenza alla protezione di questo inestimabile tesoro...le forze della ragione. Un petalo sfiora delicatamente la nostra anima e un brivido ripercorre il nostro corpo.

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